I nostri antenati

immagine per Serena Sansoni
13 Dic 2023
11:00
Roma, Biblioteca Vaccheria Nardi

I nostri antenati

di Italo Calvino
Letture a cura di Serena Sansoni
Produzione Accademia Italiana del Flauto

Un uomo dimezzato, un ragazzo che sale su un albero, un’armatura vuota che cammina: questi i tre emblematici protagonisti de I nostri antenati, trilogia scritta tra il 1950 e il 1960 e che raccoglie “Tre storie che hanno in comune il fatto di essere inverosimili”. Dopo un inizio neorealista legato alle esperienze partigiane, Italo Calvino con ironico e malinconico riserbo, ci regala un favoloso altrove, una fuga dal presente, un sogno di epoche lontane e paesi immaginari, ma un altrove saldamente ancorato nel presente che ci chiede di render conto di quel che si è imparato vivendo.

“Ho voluto farne una trilogia sul come realizzarsi esseri umani, tre gradi d’approccio alla libertà.”

Calvino ha vissuto i nodi nevralgici delle trasformazioni della cultura italiana del Novecento, mantenendo sempre un lucidissimo rigore razionale, una volontà inesausta di interrogare i diversi aspetti della realtà: con Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente, tesse un complesso discorso concettuale abbandonandosi al fiabesco, giocando con il comico, il fantastico e il poetico, un discorso che sfugge le semplici interpretazioni morali che se ne possono ricavare. Ancora oggi, forse oggi più che mai, I nostri antenati è una sfida a riconoscersi umani, a ritrovare se stessi tra i rami de “l’albero genealogico dell’uomo contemporaneo”, imparando da Medardo, Cosimo e Agilulfo la nostra fragile e bellissima unicità.

 

Ingresso libero